MOSTRA DI VITTORE CARPACCIO AL PALAZZO DUCALE
18 marzo - 18 giugno 2023
Il 18 marzo 2023 è stata inaugurata la mostra di Vittore Carpaccio – artista veneziano del primo Rinascimento. Il pittore, vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo, fu testimone della massima prosperità economica ed espansione territoriale della Repubblica di Venezia, che da centro mercantile di collegamento tra il mondo dell’Oriente e quello dell’Occidente, si trasformò in una brulicante città con la vita culturale e artistica.
Informazioni sul sito dei Musei Civici di Venezia
Si stima che a quel tempo Venezia fosse abitata da circa 200.000 abitanti, di cui un terzo erano stranieri. Lo stesso cognome dell’artista Scarpazza o Scarpaza, che era un’italianizzazione della forma latina Carpathius o Carpatio usata da Vittore come firma nei suoi dipinti, solleva molto dibattito sulle sue origini. Tuttavia sarebbe difficile trovare un fotoreporter più accurato della Venezia dell’epoca. Nelle sue opere Carpaccio unisce la maniacale precisione del dettaglio al ricco mondo della poesia e della fantasia. Le storie di santi e cavalieri che difendono le principesse dai draghi venivano incorporate nella realtà frenetica delle faccende quotidiane o incorporate nella routine meditativa delle scene di genere. I suoi dipinti sono una testimonianza unica dell’epoca, la quintessenza dei costumi della società veneziana, aperta alla diversità delle culture e delle religioni. Nei dipinti di Carpaccio incontreremo moltissimi animali esotici, figure in strani costumi e dettagli architettonici orientali combinati con elementi che caratterizzano ancora oggi il paesaggio urbano di Venezia.
Vittore Carpaccio si rivelò un artista estremamente prolifico. Lavorò sia per istituzioni pubbliche e religiose ed enti caritativi (altari, portelle d’organo, raffigurazioni votive della Madonna col Bambino o della Passione di Cristo) che per il mecenatismo privato (ritratti, mobili, persiane).
L’ultima grande mostra monografica di Vittore Carpaccio a Venezia ebbe luogo nel 1963. Passò alla storia della gastronomia perché Giuseppe Cipriani (tra l’altro, l’autore della famosa bevanda Bellini) usò il nome dell’artista quando diede il nome Carpaccio ad una porzione di carne cruda tagliata a fettine sottili.
L’attuale mostra è stata allestita in collaborazione con la National Gallery di Washington, sotto la supervisione di Peter Humfrey, uno straordinario esperto di pittura rinascimentale veneziana.
Vale la pena approfondire la conoscenza dell’eredità lasciata dall’artista visitando il ciclo di Sant’Orsola, conservato alle Gallerie dell’Accademia, nel Museo Nazionale e il prezioso ciclo di San Giorgio, che si può ammirare di scuola dalmata a partire dall’inizio del XVI secolo.
Vi assicuro che viaggiare indietro nel tempo con Vittore Carpaccio è un grande divertimento per i bambini!